venerdì 18 marzo 2011

Earth First! Italian Gathering 2011

Queer festival e discussione sul sessismo

Riceviamo e volentieri diffondiamo:



 
Lunedì 21 marzo: primo appuntamento in vista del Queer Festival: "Il
sessismo nel movimento"

Siamo un gruppo di persone queer radicali impegnate in lotte contro
varie forme di oppressione (liberazione animale e della Terra, lotta
al razzismo e al sessismo,...) e insoddisfatte dalla politica attuale
del movimento GLBT: per questo stiamo organizzando un QUEER FESTIVAL,
che vorremmo fosse un contributo per la crescita di un movimento queer
radicale e autorganizzato, slegato da istituzioni e partiti.

Ci ispiriamo per questo ai movimenti di resistenza gay/lesbica/trans
degli anni '70, che volevano uno stravolgimento totale di questa
società e della mentalità eterosessista, al contrario dei movimenti
attuali che richiedono l'assimilazione o si accontentano di piccole
concessioni che servono solo a impedire cambiamenti più profondi.

Vogliamo che questo festival sia un punto d'incontro per
individualità queer, dove ogni espressione di genere, identità,
preferenza sessuale, ecc. sia autodeterminata e valorizzata, dove
ognun* si senta liber* davvero di essere se stess*. Porteremo spunti
di discussione e pratici per parlare insieme di generi, relazioni,
sessismo, sessualità. Il festival alternerà momenti di divertimento,
politica, arte: ci saranno workshops e dibattiti, video, performances,
concerti, teatro, azioni e tanto altro.

QUEER FESTIVAL 3-4-5 GIUGNO 2011

VILLA VEGAN OCCUPATA

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In vista del QUEER FESTIVAL abbiamo pensato ad una serie di incontri
di discussione e approfondimenti su tematiche riguardanti il sessismo,
per iniziare un percorso più duraturo di critica e decostruzione dei
ruoli di genere.

Ci troveremo ogni due lunedì a partire delle ore 21.00.

Nel primo appuntamento di questo ciclo di incontri si parlerà di
"Sessismo nel movimento", perchè troppo spesso, impegnat* nelle lotte
contro le varie forme di gerarchia e oppressione, dimentichiamo quelle
che ognun* di noi ha interiorizzato.


APPUNTAMENTO LUNEDì 21 MARZO ORE 21.00

DISCUSSIONE, RINFRESCO CON BEVANDE E SNACKS VEGAN

VILLA VEGAN OCCUPATA, VIA LITTA MODIGNANI 66, MILANO-AFFORI

QUEER è il rifiuto delle norme imposte.
QUEER è liberare il desiderio da ogni catena che lo inibisce, liberare i corpi e le menti dai tabù e dalla vergogna, dagli standard di bellezza che ci
vorrebbero tutt* uguali.
QUEER è aprire le nostre gabbie mentali e lasciar correre via ogni preconcetto, senza aver paura di affrontare l'ignoto, il diverso da noi, la complessità che è propria della vita.
QUEER è prendere ogni persona per quello che è, senza etichette pronte da appiccicargli addosso, lasciare che sia lei a definirsi o a non definirsi.

QUEER è ricreare una comunità vera, dove ci si incontra ci si diverte si discute si fa festa ci si ama si fa politica si lotta insieme.
QUEER è la solidarietà con chi è oppresso, non la paura e la diffidenza e la presa di distanza.
QUEER è creare i propri spazi in maniera autogestita, senza passare attraverso chi si vuole arricchire sulla nostra pelle. Fanculo la mercificazione dei nostri
corpi, il business dei locali, lo stile di vita gay trendy, i magazines di moda, i cocktail a 8 euro.

QUEER è il rifiuto di assimilarsi e di imitare i modelli patriarcali e cristiani dei generi, della famiglia e della società.
QUEER è ribellione verso chi ci opprime, anzichè accondiscendenza.
QUEER sono le notti di Stonewall e Sylvia Rivera e Mario Mieli.
QUEER è lanostra fiera risposta ai concetti di normalità, alla triste realtà
ordinata in cui ci vorrebbero tutt* incasellat*.

NOT GAY AS IN HAPPY... BUT QUEER AS IN FUCK YOU!

"Let's wreak havoc upon their gender norms and ethnic stereotypes and
cultural expectations, showing with our bodies, our relationships and
our desires just how arbitrary their laws of nature were!!!

We entrusted each other with our hearts and appetites..."


KEIN PLATZ FUER HOMOPHOBIA

domenica 13 marzo 2011

Disastro nucleare a Fukushima‏

 Riceviamo e diffondiamo:





Una testimonianza da Kyoto 12/03/11

Cari,
sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata alla tv sia per l'ansia e le apprensioni che per voglia di spere davvero come stanno le cose.
Trovo interessante vedere i vari canali che parlano el guasto alle centrali nucleari di Fukushima provocato dai sismi.

Vorrei riassumere per voi velocemente e a caldo  - perdonate l'italiano disordinatissimo ! - cio' che possono essere ormai considerati i fatti ma magari non vengono trasmessi correttamente in Italia:

I 7 reattori delle centrali nucleari di Fukushima sono stati fermati automaticamente dopo la prima scossa grave.
Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il sistema del raffreddamento e per trattenete l'aumento vertiginoso dlla temperatura interna, non sapevano come rimediare la riduzione dell'acqua di raffreddamento.
Infine, il governo ha ordinato al gestore di metterci l'acqua del mare per non lasciare scoperto il reattore, che, pero' secondo vari esperti, significherebbe la rinuncia all'uso futuro del reattore; perche' e' dannoso per il cilindro metterci l'acqua non pulita.
(Questo fa notare la situazione non era prevista dai progettatori della centrale)

Riguardo gli abitanti, le autorita' hanno prima deciso di evacuare la zona circostante di 3 km, poi con passare del tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 km.
Stranamente quest'ultima estensione e' avvenuta contemporanea con la dichiarazione delle autorita' (del governo) di non aver constatato la fusione del cilindro ne' della registrazione della radioattivita' anomala.


In realta', prima dello scoppio e il crollo dell'edificio che contiene il reattore n. 1 (piu' problematico tra i 4) avvenuto nel pomeriggio di oggi, all'ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei microsievert/ora, una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza massima annua per l'essere umano.

Un canale - che dimostra piu' scettico davanti alle dichiarazione governative e piu' vicino ai terremotati vista la quantita' di informazioni maggiori rispetto a molti altri canali - ha trasmesso una notizia non sentita ancora sugli altri canali: da un controllo si e' registrata l'esposizione alla radiazione dalle persone che stavano aspettando l'arrivo di soccorso all'aperto quando c'e' stato questo scoppio (a 3 km circa dal sito).
Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 hanno rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno e 30 o 40 mila dagli altri due), una quantita' che richiede un lavaggio accurato del corpo per non ammalarsi (ma c'e' da preoccuparsi anche dell'esposizione interna).

Tutto questo e' successo ai reattori dichiarati "i piu' sicuri", superati tutti i collaudi antisismici severissimi del 2009.

A voi tirare la valutazione.

Yukari






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Fonte: Greenpeace France

Paris 12 marzo 2011 - La situazione riguardo le centrali nucleari di Fukushima, 250 km a nord di Tokio, è sempre più allarmante. Un'esplosione su un reattore potrebbe avere già liberato fortissime dosi di radioattività, e anche altri reattori sembrano essere in una situazione critica.

L'edificio del reattore non ha retto

Il raffreddamento di almeno uno dei reattori della centrale di Fukushima Daiichi non è stato assicurato durante parecchie ore . Il cuore del reattore si è allora surriscaldato, la pressione e la temperatura hanno aumentato. C'è stato un'esplosione e l'edificio esterno del reattore è volato per aria e forse anche il recinto di confinamento che protegge il cuore.

"Più di un scenario alla Tchernobyl, siamo in una concatenazione Three Miglio Island, ossia una fusione lenta del cuore, ma con un livello di gravità probabilmente superiore nella misura in cui il recinto di confinamento potrebbe essere stato soffiato dall'esplosione", spiega Sophia Majnoni. "I combustibili radioattivi sarebbero allora in contatto con l'atmosfera, quindi un rischio di inquinamento maggiore."

La nuvola radioattiva.

Se la radioattività è per l'istante relativamente limitata alla porta della centrale, è perché si tratta direttamente di un'irradiazione proveniente del cuore del reattore. E se il recinto di confinamento non è stagno, il problema più grave sarà la radioattività della nuvola invisibile che è fuoriuscita col vapore di acqua e la polvere che si vede sulle immagini.

"La grande domanda adesso è di sapere cosa contiene la nuvola e dove si dirigerà: verso il mare o verso le zone abitate-e sicuramente al di là dei 20 o 30 km evacuati ", riprende Sophia Majnoni. "Se la nuvola è radioattiva, le popolazioni rischiano di essere esposte a due rischi: le persone esposte alla nuvola respireranno ed assorbiranno i radio-elementi che contiene. E/o le particelle radioattive contenute in questa nuvola ricaderanno a terra alla prima pioggia, contaminando allora una zona di cui è assolutamente impossibile prevedere il perimetro oggi."

Altri reattori in pericolo

Parecchi reattori conoscono dei rialzi inquietanti di temperatura e di pressione. Un reattore tra i sei reattori della centrale vicina a Fukushima Daini che si trova a 12 km della centrale di Fukushima Daiichi, è più particolarmente toccato da gravi problemi di raffreddamento.

"Questi dati fanno temere un altro incidente. Saremmo là in una situazione totalmente inedita con parecchi reattori toccati in una stessa regione. Non possiamo assolutamente sapere quale sarebbero le conseguenze ", conclude Sophia Majnoni .

Il mito della sicurezza nucleare in questione

Venticinque anni dopo la catastrofe di Tchernobyl di cui si è detto che era legata ad insufficienti norme di sicurezza delle centrali sovietiche, ci rendiamo conto che, in un paese rinomato sicuro come il Giappone, la catastrofe arriva ugualmente.

"Anche in Giappone, paese al nucleare rinomato molto sicuro, la situazione sembra sfuggire oggi ad ogni controllo. Ciò dovrebbe incitare tutti i paesi nuclearizzati a rivedere la loro posizione, particolarmente il Giappone, dove più di venti progetti di reattori sono presi in considerazione ", nota Sophia Majnoni. "E per i paesi che fabbricano e vendono questa tecnologia, come la Francia, la domanda che si pone è se continuare a promuovere questa energia come essendo senza rischio."

Fonte You reporter:
La mappa della potenziale distribuzione delle onde radioattive dalla centrale nucleare di Fukushima secondo un'elaborazione dell'Australian radiation service.
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Il gravissimo terremoto di ieri ha causato danni enormi agli impianti nucleari.

Le notizie di questa mattina riferiscono che è avvenuta un'esplosione alla centrale nucleare di Fukushima N°1, questa installazione è localizzata a 250 chilometri a nord di Tokio. Le ultime notizie riferiscono che il tetto del reattore è crollato. Una nuvola bianca si alza sopra la centrale. Parecchi dipendenti sono stati feriti dalla deflagrazione. E'avvenuta la contaminazione dell'aria, dell'acqua e dei generi alimentari: la popolazione è stata evacuata nella zona compresa in un raggio di 10Km dalla centrale. Per la popolazione che si trova oltre questo perimetro il governo giapponese ha intimato di chiudersi IN CASA.


ORE 9.25: Il tetto del reattore nucleare di Fukushima è crollato

Minuto per minuto - Una nuvola bianca si alza sopra la centrale, dove un'esplosione si è sentita. La televisione giapponese consiglia agli abitanti di chiudersi in casa.

Il tetto ed i muri dell'edificio del reattore di Fukushima sono crollati, secondo la televisione NHK.

La televisione nippone consiglia agli abitanti di chiudersi, in un perimetro "più largo che i 10 km di zona evacuata". I periti ed i giornalisti consigliano anche alle persone all'esterno di proteggersi le vie respiratorie con un tovagliolo bagnato e di coprirsi al massimo per evitare i contatti diretti della pelle con l'aria.

Ore 9.00: Un'esplosione è stata sentita alla centrale nucleare di Fukushima N°1, nel nord-est del Giappone, ed una nuvola bianca si alza sopra il sito. Parecchi dipendenti sono stati feriti dalla deflagrazione. Questa installazione è localizzata a 250 chilometri a nord di Tokio




RIPORTIAMO ALCUNE FONTI:

Rainews 24 ultim'ora ed in diretta: contaminazione dell'aria, dell'acqua e diei generi alimentare: Il governo giapponese intima alle popolazioni di chiudersi IN CASA. L'Agenzia Internazionale interviene in ritardo.


E adesso? 24 ore dopo il sisma che ha devastato il Giappone, le autorità del paese temono un incidente nucleare. Questo sabato mattina, le attenzioni si concentrano sulla centrale Fukushima N°1 situata al nord-est del paese, nella zona la più toccata dalla catastrofe naturale. Ci sarebbe un rischio di fusione nucleare. Delle fughe radioattive sono già state constatate .

Il reattore N°1 della centrale nucleare Fukushima N°1 potrebbe entrare in fusione. È ciò che indica oggi l'agenzia di sicurezza nucleare ed industriale giapponese. Questa installazione localizzata al nord-est del paese è stata toccata con forza dal sisma e dal tsunami che ha seguito.

La compagnia rassicura

Il problema che fa nascere tutti i timori riguarda il sistema di raffreddamento del reattore. Il livello di acqua necessaria al mantenimento di una temperatura accettabile si è pericolosamente abbassato . La compagnia di elettricità Tokio Electric Power (Tepco), padrona del sito, tenta di "farlo risalire" e si vuole rassicurante. Indica che nessuno fenomeno di fusione non è in corso per il momento. 



Alcune fughe constatate

Per tanto, un'elevazione anormale della pressione del reattore è stata constatata e le autorità giapponesi hanno ordinato alla società di liberare dei vapori che comportano delle sostanze radioattive per fare abbassare la pressione. Dopo avere evacuato la zona in un reparto di 10 chilometri. Del cesio radioattivo è già stato rilevato ai dintorni di questa centrale.

Fonte: http://www.letelegramme.com/ig/generales/france-monde/monde/seisme-au-japon-et-maintenant-la-crainte-d-une-fusion-nucleaire-12-03-2011-1233384.php

ESPLOSIONE IN DIRETTA :
www.twitvid.com
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Oltre alle vicende che riguardano la centrale di Fukushima N1, (la Fukushima-Daiichi), problemi di raffreddamento si sono verificati anche in una seconda centrale nucleare, quella di Fukushima-Daini, la N.2. A comunicarlo all'agenzia stampa Kyodo è stata la Tokyo Electric Power Company, citata dalla Bbc. A non funzionare è in questo caso il sistema di raffreddamento di tre reattori. L'impianto in questione si trova a una distanza di 11 km dal primo, ancora sotto osservazione.
La Commissione per la Sicurezza Nucleare del Giappone ha confermato stamane che si e' accertata una fuga di cesio radioattivo attorno alla centrale, nelle cui vicinanze le autorita' hanno evacuato 47.800 persone per evitare la contaminazione .




venerdì 11 marzo 2011

Roma - Bencinemavenga

Riceviamo e inoltriamo l'invito a partecipare a questa serie di incontri cinematografici.

BENCINEMAVENGA - marzo 2011

"Spesso in Italia, quando si parla di antispecismo si parla sopratutto di campagne e dinamiche di lotta legate all'animalismo radicale. Può non essere solo questo, al di là delle etichette e delle definizioni l'utopia antispecista prende forma nella presa di posizione radicale contro un sistema autoritario che quotidianamente s'insinua nelle nostre vite. L'opposzione teorica e pratica alla psichiatria, alla reclusione, allo sfruttamento, e alla tortura della terra, delle piante, animale e umana, la solidarietà ai popoli in lotta per l'autodeterminazione della propria sopravvivenza/esistenza sono tutte interconnesse e importanti per contribuire all'abbattimento dell'esistente.

Questi cinque Film vogliono appunto collegare i vari tasselli di una lotta radicale, considerandoli oguno fondamentale all'altro."



Consumo di carne e difesa dell'ambiente

L'intenzione di questo post non è quella di esaminare tutte le (giuste) ragioni della scelta vegana ma solamente quella di stampo ecologico dimostrando come l'allevamento intensivo e il consumo di animali e di loro derivati sia in aperta contraddizione per un ecologista. Earth First! però non è un gruppo con idee uniche nè un gruppo verticistico/leaderistico e quindi non tutte le persone che ne fanno parte condividono idee completamente uguali.
Vogliamo solo far riflettere, tutto qua.


Il mondo moderno industrializzato minaccia l'ambiente naturale in più e più modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti.
Ma viene quasi sempre trascurato un fattore fondamentale: l'allevamento di animali per l'alimentazione umana.
L'allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), sia di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) è chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico. Lo è stato nel passato, ma ogni volta si sono scoperte nuove terre da sfruttare, e ogni volta è ricominciata l'invasione dei bovini.
Ormai, però, la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, proteaginose, destinati agli animali. Per far fronte a questa immensa domanda - in continuo aumento, in quanto le popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a consumarne sempre di più - si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano, e si fa un uso smodato di prodotti chimici per cercare di ricavare raccolti sempre più abbondanti.
Per consumo di risorse, latte e carne sono indiscutibilmente i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire: oltre alla perdita di milioni di ettari di terra coltivabile (che potrebbero essere usati per coltivare vegetali per il consumo diretto degli umani), e oltre all'uso indiscriminato della chimica, vi è la questione dell'enorme consumo d'acqua in un mondo irrimediabilmente assetato, il consumo di energia, il problema dello smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le ripercussioni sul clima, l'erosione del suolo, e la desertificazione di vaste zone.
Alla domanda "possiamo fare davvero qualcosa come singoli per arrivare a un consumo sostenibile?" la risposta giusta è "Certo, non solo, ma quello che possiamo fare sul fronte della scelta del nostro cibo è decisamente più potente di quello che possiamo fare in ogni altro campo!". E' questa, la via da seguire: modificare le nostre abitudini alimentari per avere un impatto ambientale e sociale molto minore.
Il fattore "cibo" è il più "potente": e' stato pubblicato nell'aprile 2008 sulla rivista scientifica Environmental Science and Technology, un articolo di due ricercatori della Carnegie Mellon University "Chilometri-cibo e relativo impatto sul clima delle scelte alimentari negli Stati Uniti" [1]. In esso, gli scienziati spiegano che gli studi sul "consumo sostenibile" offrono ai consumatori un numero sempre crescente di informazioni relative all'impatto sull'ambiente in generale, e sul clima in particolare, delle loro scelte di consumo. Molti di questi studi hanno concluso che l'impatto dei singoli individui è dovuto a tre fattori principali: il cibo, l'energia usata in casa, e i trasporti. Di questi tre fattori, quello del "cibo", cioè di che cosa ciascuno sceglie di mangiare, è il più "potente", perché
1. è quello che in termini quantitativi ha il maggior impatto.
2. Ha il maggior livello di scelta personale, perché non dipende dalle normative, dalla disponibilità di mezzi pubblici o di fonti di energia alternative, ecc. Sul che cosa mangiare il singolo consumatore ha pieno potere.
3. Si può applicare già subito, non è a medio o lungo termine come possono esserlo altri aspetti che implicano cambiamenti nelle infrastrutture, nei beni disponibili, nella tecnologia usata.

Fonti:
[1] Food-Miles and the Relative Climate Impacts of Food Choices in the United States, Christopher L. Weber, and H. Scott Matthews, Environmental Science and Technology, April 2008.


Fonte: saicosamangi.info


Di seguito vogliamo mostrarvi un video, Meat the Truth, che mostra le correlazioni tra consumo di carne e distruzione della Terra.
Una piccolissima premessa, ma doverosa, non siamo completamente d'accordo, non con i dati nè con il video in sè, semplicemente troviamo la questione del partito animalista una grandissima bufala.





Meat the truth - Carne, la verità sconosciuta


domenica 6 marzo 2011

Solidarietà è complicità - dossier di controinformazione



Il 15 gennaio abbiamo fatto uscire un opuscolo di controinformazione sulla vicenda dei nostri due fratelli, Costa e Billy e della nostra sorella Silvia.
Il dossier contiene tutte le lettere, i comunicati, ecc.. relativi a loro tre a cui ancora una volta esprimiamo vicinanza e solidarietà.

Per ricevere il dossier (file o cartaceo) chiedere a earthfirstpadova@ymail.com

per conoscere e seguire meglio la vicenda di Costa, Silvia e Billy vedere il sito
http://www.silviabillycostaliberi.tk/

Earth First! Padova inizio di trasmissione

Dopo qualche tempo che il nostro gruppo è più o meno attivo vogliamo iniziare a tenere un blog dove faremo uscire i nostri comunicati, le locandine delle iniziative, i contatti ecc..

E quindi eccoci qua, agguerriti e combattivi al punto giusto ma con una certa dose di felicità.

Un abbraccio a tutti i fratelli e le sorelle che in questo momento condividono con noi questa e altre esperienze.

Per la liberazione umana, animale e della Terra.
Hoka Hey!
Earth First! Padova